Giovanna Murano è nata a Delbrück in Germania ma vive in Italia dove ha compiuto gli studi. Ha iniziato la sua formazione universitaria a Firenze seguendo, tra gli altri, il corso di codicologia del prof. Emanuele Casamassima. Ha proseguito gli studi presso l'Università di Torino dove ha conseguito il diploma di laurea (summa cum laude) in Paleografia latina nel 1988 (relatore prof. Gian Giacomo Fissore). Dal settembre 1991 al luglio 1993 ha svolto attività di ricerca presso la Biblioteca Apostolica Vaticana (con borsa di studio del Ministero della Ricerca Scientifica Italiana), sotto la guida del prefetto prof. p. Leonard Boyle, O.P. A partire dal 1993 ha realizzato il software Codex ed ha ideato ed in seguito diretto il progetto di schedatura e catalogazione informatizzata dei manoscritti conservati nella Regione Toscana. Nel 1996 ha partecipato al Progetto Galileo della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze con incarico di coordinamento dell'equipe addetta alla catalogazione dei manoscritti galileiani. Negli aa. 1996-97 e 1997-98 ha ricoperto l'incarico di "professore a contratto" del corso integrativo "Criteri e tecniche di Catalogazione informatizzata dei manoscritti" nell'ambito del corso ufficiale di Paleografia Latina presso il Corso di Laurea della Facoltà di Lettere e Filosofia (Università di Siena, sede di Arezzo). Nell'ambito del Diplôme Européen d'Études Médiévales (FIDEM) ha tenuto il corso Introduction à la bibliographie et aux sources (aa. 2007-2008; aa. 2009-2010).

Le aree di ricerca di Giovanna Murano sono la paleografia e la codicologia, la storia e la produzione del libro medievale, la storia delle università, il diritto canonico ed il diritto penale medievale. Presso la School of Law – Robbins Religious and Civil Law Collection della University of California (Berkeley) ha realizzato nel 1998 l'incipitario del diritto canonico Initia operum Iuris canonici Medii Aevi.
La sua ricerca è rivolta allo studio delle opere realizzate nelle università medievali. In particolare ha studiato i meccanismi di produzione libraria (aspetti codicologici del manoscritto peciato e degli exemplaria) ed ha definito l'elenco delle opere oggetto dell'insegnamento nelle Università di Parigi e Bologna nei secoli XIII e XIV. Questa ricerca condotta nelle principali biblioteche d'Europa è stata realizzata grazie a borse di studio ed incarichi presso istituti di ricerca ed enti quali il Max-Planck-Institut für europäische Rechtsgeschichte di Francoforte, l'Österreichische Akademie der Wissenschaften- Kommission für Schrift- und Buchwesen des Mittelalters (Vienna), l'Institut de Recherche et d'Histoire des Textes (CNRS, Paris), la Agencia de Cooperación Internacional (Dirección General de Relaciones Culturales y Científicas)/ Ministerio español de Asuntos Exteriores. I risultati sono stati pubblicati in tre diverse monografie: Manoscritti prodotti per «exemplar» e pecia conservati nelle biblioteche austriache. Admont, Graz, Innsbruck, Klosterneuburg, Kremsmünster, Lilienfeld, Linz, Melk, Salzburg, Schlägl, St. Florian, Vorau, Wien e Zwettl, Wien 2003 (Österreichische Akademie der Wissenschaften. Philos.-Histor. Klasse, Sitzungsberichte, 702); Opere diffuse per «exemplar» e pecia, Turnhout, Brepols, 2005 (Textes et Études du Moyen Âge-TEMA, 29) e Copisti a Bologna (1265-1270), Turnhout, Brepols, 2006 (Textes et Études du Moyen Âge-TEMA, 37) ed in diversi articoli. Attualmente le sue ricerche sono rivolte allo studio degli autografi medievali, in particolare quelli conservati nelle tre grandi biblioteche fiorentine.

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